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Costo Rifacimento Tetto, come viene costruito un preventivo

costo rifacimento tetto
La sicurezza e la funzionalità di qualsiasi edificio, residenziale o industriale, passano dal tetto. Nel costo di un intervento di rifacimento del tetto sono “comprese” tutte le fasi dell’intervento: rimozione e pulizia della vecchia copertura, realizzazione e rifinitura della nuova. Nel momento in cui si rende necessario un intervento di questo tipo sono numerosi i fattori che concorrono a determinarne il prezzo finale: dimensione della copertura, tipologia dei materiali impiegati, manodopera, livello di complessità dell’intervento e posizione. Analizziamoli insieme.

L’analisi progettuale: l’importanza del sopralluogo iniziale

Prima di parlare di costo, e fornire al cliente delle stime in merito, è opportuno eseguire un sopralluogo in modo tale da procedere ad un’accurata analisi progettuale e garantire un’ottimale messa in opera del tetto.

Lo stato di partenza ed il livello di usura del tetto

È comprensibile che un tetto in pessime condizioni e con problemi strutturali richieda interventi complessi e quindi un costo complessivo maggiore.

In queste situazioni è consigliabile valutare con attenzione se è opportuno distruggere completamente la copertura esistente o semplicemente ripararla.

Nel caso di rimozione della vecchia copertura e realizzazione di una nuova i costi saranno certamente maggiori.

 

Il peso dei materiali e delle dimensioni nel preventivo per il rifacimento del tetto

Tra i materiali più utilizzati negli interventi di rifacimento di un tetto troviamo: le tegole in cemento e laterizio, l’ardesia, le coperture in lamiera e tutti quei materiali che vengono identificati come innovativi.

Sulla base del rapporto qualità-prezzo e del fattore durata le tegole, siano esse in cemento o in laterizio, sono la soluzione più sfruttata; le tegole in ardesia invece sono quelle più costose ma con una resa estetica più pregiata.

Com’è facilmente intuibile le coperture in lamiera sono l’alternativa più economica e leggera, peculiarità che le rende adatte ad edifici caratterizzati da pendenze elevate e scarsa robustezza.

Infine, la dimensione: maggiore è l’area da coprire, maggiore sarà la complessità dell’intervento e quindi il costo finale.

Impermeabilità ed isolamento

Nella ristrutturazione del tetto sono due gli elementi che concorrono alla resa perfetta della copertura: l’impermeabilità e l’isolamento termico–acustico.

Il passaggio di aria reca all’abitato gravi problemi di tipo termico e di condensa, il passaggio di calore d’inverno dall’interno all’esterno e d’estate viceversa, provocano spesso un danno, favorendo la formazione di muffa.

Isolando correttamente le unità abitative dagli agenti atmosferici esterni si evitano dispersioni di calore e di conseguenza si otterrà un maggiore vantaggio economico, oltre alla diminuzione del rumore proveniente dall’esterno.

 

Il costo della manodopera

Il costo della manodopera subisce variazioni non solo in base al livello di esperienza e competenza dell’impresa edile ma anche in base alla Regione.

In un preventivo di rifacimento del tetto questo elemento rappresenta una percentuale che va dal 30% al 50%.

Il consiglio, in generale, è quello di affidarsi sempre a realtà con comprovata esperienza e una buona reputazione per ridurre, nei limiti del possibile, il rischio di problematiche future.

 

L’influenza della normativa locale

In ogni Comune ci sono regole differenti e permessi che hanno un certo peso nel preventivo per il rifacimento del tetto.

Ad esempio, in molti centri storici e in zone con vincolo paesaggistico interventi di rifacimento devono sottostare a regole molto rigide

In questo caso a crescere sono i costi burocratici oltre che quelli legati all’uso di materiali pregiati e soluzioni costruttive più complesse.

 

Il fattore messa in opera negli interventi di rifacimento tetto

Anche la messa in opera contribuisce alla stima del costo complessivo dell’intervento. In particolare le variabili che si prendono in considerazione sono:

  • Specifiche dell’accantieramento
  • Messa in sicurezza del sito
  • Altezza di intervento
  • Tipologia di mezzi meccanici necessari alla lavorazione in altezza
  • Tipologia di copertura da risanare e sulla quale si deve intervenire
  • Tipologia della nuova copertura richiesta o scelta dal committente o dal progettista (molteplici soluzioni tecniche)

È bene ricordare infine che dal 1° gennaio 2012, con il Decreto Legge 201/2011, le spese per ristrutturazioni edilizie, tra cui quelle sostenute per il rifacimento del tetto, sono state inserite tra gli oneri detraibili Irpef in modo definitivo: quindi, avendone i requisiti, è sempre possibile accedervi, cambiano soltanto la percentuale della misura e il tetto della somma massima ammissibile alla detrazione.

 

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